Dipendenza da Cannabinoidi

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Il gruppo dei cannabinoidi comprende marijuana, hascisch, olio di hascisch (distillazione delle foglie) e THC (tetra-idro-cannabinolo). I cannabinoidi possono essere fumati o ingeriti. Gli effetti soggettivi dipendono da dose e via di somministrazione, oltreché dall’ambiente e dalla personalità del soggetto. Essi hanno in comune con gli allucinogeni la capacità di indurre stati in cui le percezioni sensoriali sono alterate.

Quando si parla, della azione immediata di queste sostanze, ci si riferisce sempre, pertanto, ad un effetto “medio”, influenzato anche, come per molte delle sostanze stupefacenti, sia da fattori strettamente farmacologici, dose e via d’assunzione, età, metabolismo e abitudini dell’assuntore, contemporanea assunzione di altre sostanze psicotrope, che da elementi del tutto diversi: il contesto ambientale e psicologico dell’individuo in generale e al momento dell’assunzione, lo scopo dell’assunzione. Con queste precisazioni, gli effetti sfavorevoli acuti più comuni sono il calo della concentrazione modificazioni dell’orientamento temporale, deficit nella memoria a breve termine, e, specie nel corso delle assunzioni, ansietà disforia e senso di panico.

Effetti fisiologici a breve termine

  • aumento irrefrenabile della sensazione istinto della fame
  • vasodilatazione
  • irritazione congiuntivale occhi arrossati
  • tachicardia
  • mal di testa
  • senso di pesantezza
  • mancanza di coordinamento e di equilibrio
  • tempo di reazione ridotto
  • tosse debole e frequente

Effetti psicologici a breve termine

  • aumento della sensibiltà sensoriali; gusto, olfatto, udito
  • particolari e intense percezioni tattili, visive, sociali
  • vivacità della percezione dei ricordi
  • dilatazione del tempo trascorso
  • loquacità
  • rilassamento e benessere
  • euforia, disinibizione
  • stato di debolezza

Effetti fisiologici a lungo termine

  • aumento della salivazione
  • tachicardia
  • alterazione del sonno
  • congiuntiviti
  • naso ostruito
  • bronchiti
  • funzione immunologica alterata

Effetti psicologici a lungo termine

  • instabilità dell’umore e trascuratezza
  • mancanza di motivazione e interesse
  • passività e apatia
  • bassa tolleranza alle frustrazioni
  • bassa produttività
  • ottusità mentale
  • lentezza nei movimenti
  • deficit di memoria e attenzione
  • sindrome da burnout (scoppio e sfinimento, dopo cinque anni di uso continuo)

Effetti psicologici avversi (in caso di cattiva assunzione o intossicazione)

  • irritabilità
  • manie di persecuzioni e piccole paranoie
  • incoerenza tematica del linguaggio
  • disturbi grossolani della struttura dell’ideazione
  • confusione, ansia e depressione
  • reazioni di panico, paura di malattie
  • disorientamento
  • allucinazioni visive, delirium, psicosi tossica acuta
  • depersonalizzazione, derealizzazione

Le complicanze, i rischi medici, la tolleranza

L’uso prolungato di canapa comporta alterazioni nel metabolismo cellulare, nello sviluppo fetale, nella motilità degli spermatozoi, nella funzione vascolare, nell’istologia dei tessuti cerebrali, nel sistema immunitario depresso. I danni all’apparato respiratorio sono paragonabili a quelli causa dal tabacco: i danni di una canna sono paragonabili a quelli di quattro sigarette.
Il problema della tolleranza non è stato ancora chiarito. Clinicamente si nota che consumatori controllano a parità di dose, con più facilità gli effetti comportamentali tipici indotti dall’assunzione dei consumatori occasionali; tuttavia, una tendenza ad aumentare la dose generalmente esiste.

Nel caso di forti dosi l’assuntore può andare incontro ad una sindrome caratterizzata da: pallore, sudore freddo, capogiri, nausea. In tal caso è necessario lasciare tranquillo l’assuntore, aiutarlo a coricarsi molto lentamente e, appena possibile, fargli bere acqua con un poco di zucchero e aspettare un’ora. Non si osserva una sintomatologia somatica alla brusca sospensione dell’uso di Cannabis; pur tuttavia, vi è un intenso desiderio nei confronti della sostanza con sintomi del tipo irritabilità, insonnia, diminuzione dell’appetito.

E’ possibile curare la Dipendenza da Cannabinoidi tramite una Psicoterapia mirata associata a Psicofarmaci specifici.