I disturbi del comportamento adolescenziale
L’infanzia e l’adolescenza sono due fasi dello sviluppo in cui l’individuo affronta numerosi cambiamenti che avvengono sul piano fisico, del pensiero, affettivo e comportamentale. Per questo motivo, tale periodo esistenziale, che orientativamente va dai primi anni di vita al raggiungimento dei 18 anni, viene chiamato dagli esperti età evolutiva.
L’inserimento nella scuola, l’integrazione con i coetanei, l’apprendere le regole sociali dello stare in gruppo sono solo alcune delle condizioni che il bambino o l’adolescente si trovano ad affrontare e non è raro che, durante tali esperienze, possano incontrare delle difficoltà. A volte le difficoltà ed il disagio sono tali da compromettere il funzionamento psichico della persona, dando luogo ad una sofferenza che spesso i bambini ed gli adolescenti non riescono ad esprimere in modo chiaro e che può evolvere verso lo sviluppo di un vero e proprio disturbo mentale.
É importante, per questo, individuare eventuali segni di difficoltà che il soggetto presenta, al fine di prevenire la strutturazione di una patologia. Alcuni segnali di difficoltà possono essere, ad esempio, una riduzione del peso corporeo, un declino nel rendimento scolastico o una chiusura nelle relazioni sociali.
Tuttavia, è da considerare che alcune manifestazioni emozionali e comportamentali possono essere transitorie e dipendenti dal contesto. Per questo motivo la diagnosi in ambito evolutivo va effettuata da un clinico esperto in età evolutiva attraverso un’accurata valutazione diagnostica che prenda in considerazione il carattere transitorio di alcuni comportamenti e le trasformazioni fisiche e mentali tipiche di questa fascia di età.
L’intervento psicologico in età evolutiva può essere indicato sia in presenza di difficoltà limitate, puramente a scopo di prevenzione e sostegno, sia in caso di disturbo conclamato, sotto forma di psicoterapia.
L’intervento di prevenzione e supporto può essere utile quando si verificano, ad esempio, delle esperienze di lutto, di separazione dei genitori, di passaggio da un grado di scuola all’altro che hanno un impatto affettivo marcato sul bambino o sull’adolescente. Un intervento in questi termini può facilitare allora l’elaborazione dell’esperienza vissuta e la riduzione della durata della sofferenza.
Quando, invece, si riscontra la presenza di un disturbo vero e proprio è necessario intervenire attraverso un trattamento psicoterapeutico specifico per l’età evolutiva e finalizzato alla riduzione dei sintomi e alla cura del disturbo.