Dipendenza da Eroina e Cocaina

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Cocaina

La cocaina può creare una forte dipendenza. A conferma di quanto appena detto non ci sono solo i dati dell’esperienza diretta con persone che sono diventate dipendenti dalla cocaina, ma anche le recenti scoperte effettuate sui meccanismi cerebrali dove, in particolare, sono implicati i neurotrasmettitori legati al sistema dopaminergico.

Dipendenza fisica e mentale

Questa immagine è stata ricavata effettuando una Tomografia ad Emissione di Positroni (PET). L’immagine evidenzia l’attività cerebrale di un soggetto che non ha usato cocaina (prima riga) e l’attività di un soggetto che ha abusato di cocaina 10 giorni dopo (seconda riga) e 100 giorni dopo (terza riga). Come si vede dalla figura anche dopo 100 giorni l’attività cerebrale (macchie gialle e rosse) non si è ancora ristabilita del tutto. Immagine ricavata dal sito del National Institute on Drug Abuse.

Rispetto all’eroina la dipendenza fisica da cocaina si manifesta con sintomi meno intensi e, da questo punto di vista, la carenza è più facilmente gestibile, ma non è così per la dipendenza psicologica.

Le persone che hanno utilizzato cocaina quando interrompono l’uso della sostanza possono andare incontro ad una sindrome astinenziale caratterizzata da:

intenso craving (desiderio compulsivo di assumere droga), depressione del tono dell’umore fino a pensieri suicidi, irritabilità, astenia, rallentamento psicomotorio, nausea, tremori, appetito vorace e disturbi del sonno. I sintomi raggiungono l’apice 48-72 ore dopo l’ultima assunzione e possono durare per parecchie settimane.

Per quanto riguarda il trattamento dell’astinenza il paziente va tenuto sotto stretta osservazione per la depressione del tono dell’umore e le conseguenti idee di suicidio. Va rassicurato che la depressione è un effetto, limitato nel tempo, dell’astinenza da stimolanti.

Eroina

L’eroina è un derivato della morfina. Elaborata originariamente per curare le crisi d’ astinenza della morfina, ha un effetto sedativo. L’eroina, tra le droghe da strada, è la più mortale. L’ intossicazione fisica sopraggiunge dopo pochi mesi, se l’approccio è saltuario.

La dipendenza da eroina

La persona che ne abusa giornalmente, può trovarsi intossicata e dipendente fisicamente già dopo poche settimane. La via di somministrazione preferita dal dipendente di eroina è quella endovenosa, anche se l’ eroina si può inalare e fumare. La trappola, per la persona che comincia a farne uso è la convinzione che “io non finirò come gli altri” oppure “se questa è l’eroina, io smetto quando voglio”. La persona che fa uso di questa droga, deve continuamente aumentare la dose giornalmente per poterne sentire gli effetti; mentre gli effetti collaterali che questa droga crea sul corpo della persona sono devastanti e possono culminare con l’ overdose e la morte.

Uno degli effetti più nocivi dell’ eroina, a lungo termine, è la dipendenza. La dipendenza è un disagio cronico, caratterizzato da una incontrollabile ricerca ed uso della droga, e da cambiamenti neurochimici e molecolari nel cervello. L’ eroina produce anche un grosso aumento della tolleranza e della dipendenza fisica, che porta all’ uso compulsivo di droga. Una volta dipendente, il primo scopo nella vita dell’ eroinomane diviene cercare ed usare droga. La droga modifica letteralmente il suo cervello.

La perdita dei valori

Un tossicodipendente da eroina perde ogni tipo di valore etico, morale e di rispetto sia nei propri confronti e sia nei confronti delle persone che lo circondano; siano questi i genitori, la moglie, il marito e/o i figli. Il bisogno di soldi per poter soddisfare la quantità necessaria di droga giornaliera, portano la persona a pensare solo a racimolare i soldi che le permetteranno di avere la sua dose.

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